Una domenica del 1963 Livio Malesardi, grande appassionato di musica della montagna, si trovava nella chiesa di Santa Croce mentre il coro parrocchiale cantava la Santa Messa. Nel sentire l’ottima esibizione a quattro voci del gruppo, gli venne l’idea di creare un coro della montagna, avvalendosi della competente guida di Padre Mario Levri, frate francescano presso il convento di Campo Lomaso e noto compositore di canti religiosi e popolari. Nacque così il Coro Castelcampo che, istruito e diretto dalla maestria di Padre Mario, raccoglieva giovani e non più giovani di tutta la valle: operai, contadini, impiegati e arrotini del Bleggio, del Lomaso e della zona di Stenico.
In realtà un Coro Castelcampo esisteva già in precedenza: fondato subito dopo la II guerra mondiale, cessò l’attività a metà degli anni 50. Poco si conosce di questo coro, ci rimane una splendida foto del 1949, che ora si trova presso la nostra sede, scattata nella piana di là dal castello con il castello sullo sfondo.
All’inizio il repertorio era limitato ai canti della montagna, in seguito, nel 1964, si estese alla polifonia. Come primo presidente del coro fu eletto l’insegnante Achille Luchesa, come cassiere Guido Hueller, il quale fu scelto nel 1965 come nuovo presidente.
L’esordio del Coro Castelcampo avvenne davanti alla chiesa di Campo Lomaso nel 1964 in occasione della sagra del “Perdon D’Assisi” il 2 di agosto. Dopo la Messa, il Coro si dispose lungo il muro del convento verso la piazza antistante la chiesa e, attorniato da ragazzi e da moltissima gente incuriosita, intonò brani popolari e di montagna con padre Mario che dirigeva e cercava di trattenere l’emozione dei suoi 35 coristi.
L’incoraggiante inizio portò carica ed entusiasmo e da lì il coro iniziò a partecipare a concerti e manifestazioni in luoghi sempre più lontani.
L’attività del coro si snoda lungo gli anni con numerosi concerti e rassegne tenuti in varie regioni d’Italia e all’estero e premiati da un grande successo di critica e di pubblico. Nelle sue interpretazioni la formazione corale cerca di esprimere l’anima popolare ed il senso della tradizione che caratterizzano la nostra valle.
Nel 1965 partecipò alla rassegna di Bolzano e a varie altre rassegne e concerti in provincia di Trento. Nel 1966, oltre che a Bolzano, si presentò alla 11° rassegna polifonica nazionale Orsam, dove ottenne il primo premio con medaglia d’oro e passaggio di categoria; tenne vari concerti in provincia sempre con grande successo di pubblico.
Nel 1967 ancora a Bolzano con menzione “onorevole” e a Roma con il terzo posto alla rassegna Orsam.
I successivi due anni videro il Coro a Sermide e a Quistello in provincia di Mantova, a Bolzano e a Roma con grande successo.
Nel 1971 partecipò al “festival del canto popolare” di Gonzaga (MN) dove con la canzone “El rifugio del Mison” scritta da Aldo Martini e musicata da Padre Mario, si piazzò al quarto posto su 27 cori concorrenti; tenne inoltre vari concerti in provincia di Mantova e di Trento, mentre al “concorso nazionale canti della montagna” di Brunate (CO) ottenne un bel 6°posto su 22 cori partecipanti.
Il 1972 portò nuovamente successo al Coro che partecipò per il secondo anno al festival di Gonzaga, presentato da Enzo Tortora. Con la canzone “Il Carcerato” di Padre Mario riuscì a conquistare il 2°posto. Qualche tempo dopo lo stesso piazzamento gli fu riconosciuto al “concorso nazionale” di Seregno (MI).
Un paio di anni dopo, il coro fu invitato a Roma dove in piazza Navona aprì la rassegna delle canzoni della montagna. Sempre nel 1974 ottenne un brillante 3°posto a Genova nel concorso nazionale.
Il 1976 segna una tappa fondamentale per la storia del coro Castelcampo. Padre Mario Levri lascia la direzione del coro e a lui succedono il corista Silvano Tosi per la parte direttiva e Fedrizzi Costantino per la parte musicale. In questa nuova veste il coro si presentò all’ottavo concorso nazionale di Brunate (CO) dove conquistò il 1°posto, aggiudicandosi l’ambito “faro d’oro”.
La sede nel frattempo venne trasferita da Campo Lomaso a Ponte Arche, dov'è tuttora.
La prima trasferta all’estero fu a Sissach in Svizzera con gli alpini nel 1978, mentre le più belle località della Puglia come Otranto, Cesarea Terme, Adrano, Santa Maria di Leuca ascoltarono per la prima volta, con grande entusiasmo, un coro della montagna.
Nel 1979 partecipò con successo alla 2°rassegna corale regionale a Merano al teatro Puccini e al concorso nazionale di Adria, dove si aggiudicò il 6°posto.
Nel 1980 di nuovo all’estero a San Gallo in Svizzera e nel Liechtenstein. Il coro partecipa inoltre a numerose rassegne a livello comprensoriale: tra le altre, Ponte Arche e Spiazzo Rendena.
Il concorso nazionale “canti della montagna” nel 1981 si tenne ad Ivrea (TO) dove il Coro si aggiudicò il 6°posto.
Nel febbraio 1982 il complesso vocale su invito del ministero del turismo bavarese ha tenuto un concerto a Monaco davanti a migliaia di persone. Per tutto il resto dell’anno, soprattutto nel periodo estivo, il programma è stato fitto ed impegnativo. Di particolare importanza è stato il Concorso Comprensoriale di canti della montagna organizzato a Stenico dalla Pro Loco con la collaborazione del Coro Castelcampo.
Come per compensare il costante impegno del coro, giunge l’invito di volare a Londra fra i nostri emigrati, proprio in concomitanza col ventesimo anniversario.
Si susseguirono fino ai giorni nostri le trasferte in Svizzera (Lugano), Germania (Monaco, Berlino, Luckau), Belgio (Liegi), Francia (Nilvange), Inghilterra (Londra), Austria (Vienna), Bulgaria (Velingrad), Spagna (Barcellona).
Il maestro Silvano Tosi portò il Coro ad avvicinarsi più apertamente al repertorio del coro della Sat e lo traghettò fino alla fine del secondo millennio dove preferì lasciare l'incarico. Assunse quindi la direzione del sodalizio il corista Daniele Giongo che tuttora ne è maestro, coadiuvato per la parte musicale, prima dal professor Paolo Bruti che già aveva iniziato la sua collaborazione precedentemente sostituendo il maestro Fedrizzi, ed ora dal professor Paolo Orlandi.
Sotto la direzione del maestro Daniele Giongo il coro ha continuato l'attività concertistica sia in Italia (Toano, Buttrio, Latina, Cremona, Udine, Cinisello Balsamo, Isola della Scala, Conegliano Veneto, Vittorio Veneto, Verona) che all'estero (Polonia, Croazia, Germania). In particolare, ha avuto modo di sviluppare stretti legami con formazioni corali della Sardegna (Macomer, Cheremule, Bonorva) e con la cittadina tedesca di Luckau, dove il coro si è recato numerose volte.
In realtà un Coro Castelcampo esisteva già in precedenza: fondato subito dopo la II guerra mondiale, cessò l’attività a metà degli anni 50. Poco si conosce di questo coro, ci rimane una splendida foto del 1949, che ora si trova presso la nostra sede, scattata nella piana di là dal castello con il castello sullo sfondo.
All’inizio il repertorio era limitato ai canti della montagna, in seguito, nel 1964, si estese alla polifonia. Come primo presidente del coro fu eletto l’insegnante Achille Luchesa, come cassiere Guido Hueller, il quale fu scelto nel 1965 come nuovo presidente.
L’esordio del Coro Castelcampo avvenne davanti alla chiesa di Campo Lomaso nel 1964 in occasione della sagra del “Perdon D’Assisi” il 2 di agosto. Dopo la Messa, il Coro si dispose lungo il muro del convento verso la piazza antistante la chiesa e, attorniato da ragazzi e da moltissima gente incuriosita, intonò brani popolari e di montagna con padre Mario che dirigeva e cercava di trattenere l’emozione dei suoi 35 coristi.
L’incoraggiante inizio portò carica ed entusiasmo e da lì il coro iniziò a partecipare a concerti e manifestazioni in luoghi sempre più lontani.
L’attività del coro si snoda lungo gli anni con numerosi concerti e rassegne tenuti in varie regioni d’Italia e all’estero e premiati da un grande successo di critica e di pubblico. Nelle sue interpretazioni la formazione corale cerca di esprimere l’anima popolare ed il senso della tradizione che caratterizzano la nostra valle.
Nel 1965 partecipò alla rassegna di Bolzano e a varie altre rassegne e concerti in provincia di Trento. Nel 1966, oltre che a Bolzano, si presentò alla 11° rassegna polifonica nazionale Orsam, dove ottenne il primo premio con medaglia d’oro e passaggio di categoria; tenne vari concerti in provincia sempre con grande successo di pubblico.
Nel 1967 ancora a Bolzano con menzione “onorevole” e a Roma con il terzo posto alla rassegna Orsam.
I successivi due anni videro il Coro a Sermide e a Quistello in provincia di Mantova, a Bolzano e a Roma con grande successo.
Nel 1971 partecipò al “festival del canto popolare” di Gonzaga (MN) dove con la canzone “El rifugio del Mison” scritta da Aldo Martini e musicata da Padre Mario, si piazzò al quarto posto su 27 cori concorrenti; tenne inoltre vari concerti in provincia di Mantova e di Trento, mentre al “concorso nazionale canti della montagna” di Brunate (CO) ottenne un bel 6°posto su 22 cori partecipanti.
Il 1972 portò nuovamente successo al Coro che partecipò per il secondo anno al festival di Gonzaga, presentato da Enzo Tortora. Con la canzone “Il Carcerato” di Padre Mario riuscì a conquistare il 2°posto. Qualche tempo dopo lo stesso piazzamento gli fu riconosciuto al “concorso nazionale” di Seregno (MI).
Un paio di anni dopo, il coro fu invitato a Roma dove in piazza Navona aprì la rassegna delle canzoni della montagna. Sempre nel 1974 ottenne un brillante 3°posto a Genova nel concorso nazionale.
Il 1976 segna una tappa fondamentale per la storia del coro Castelcampo. Padre Mario Levri lascia la direzione del coro e a lui succedono il corista Silvano Tosi per la parte direttiva e Fedrizzi Costantino per la parte musicale. In questa nuova veste il coro si presentò all’ottavo concorso nazionale di Brunate (CO) dove conquistò il 1°posto, aggiudicandosi l’ambito “faro d’oro”.
La sede nel frattempo venne trasferita da Campo Lomaso a Ponte Arche, dov'è tuttora.
La prima trasferta all’estero fu a Sissach in Svizzera con gli alpini nel 1978, mentre le più belle località della Puglia come Otranto, Cesarea Terme, Adrano, Santa Maria di Leuca ascoltarono per la prima volta, con grande entusiasmo, un coro della montagna.
Nel 1979 partecipò con successo alla 2°rassegna corale regionale a Merano al teatro Puccini e al concorso nazionale di Adria, dove si aggiudicò il 6°posto.
Nel 1980 di nuovo all’estero a San Gallo in Svizzera e nel Liechtenstein. Il coro partecipa inoltre a numerose rassegne a livello comprensoriale: tra le altre, Ponte Arche e Spiazzo Rendena.
Il concorso nazionale “canti della montagna” nel 1981 si tenne ad Ivrea (TO) dove il Coro si aggiudicò il 6°posto.
Nel febbraio 1982 il complesso vocale su invito del ministero del turismo bavarese ha tenuto un concerto a Monaco davanti a migliaia di persone. Per tutto il resto dell’anno, soprattutto nel periodo estivo, il programma è stato fitto ed impegnativo. Di particolare importanza è stato il Concorso Comprensoriale di canti della montagna organizzato a Stenico dalla Pro Loco con la collaborazione del Coro Castelcampo.
Come per compensare il costante impegno del coro, giunge l’invito di volare a Londra fra i nostri emigrati, proprio in concomitanza col ventesimo anniversario.
Si susseguirono fino ai giorni nostri le trasferte in Svizzera (Lugano), Germania (Monaco, Berlino, Luckau), Belgio (Liegi), Francia (Nilvange), Inghilterra (Londra), Austria (Vienna), Bulgaria (Velingrad), Spagna (Barcellona).
Il maestro Silvano Tosi portò il Coro ad avvicinarsi più apertamente al repertorio del coro della Sat e lo traghettò fino alla fine del secondo millennio dove preferì lasciare l'incarico. Assunse quindi la direzione del sodalizio il corista Daniele Giongo che tuttora ne è maestro, coadiuvato per la parte musicale, prima dal professor Paolo Bruti che già aveva iniziato la sua collaborazione precedentemente sostituendo il maestro Fedrizzi, ed ora dal professor Paolo Orlandi.
Sotto la direzione del maestro Daniele Giongo il coro ha continuato l'attività concertistica sia in Italia (Toano, Buttrio, Latina, Cremona, Udine, Cinisello Balsamo, Isola della Scala, Conegliano Veneto, Vittorio Veneto, Verona) che all'estero (Polonia, Croazia, Germania). In particolare, ha avuto modo di sviluppare stretti legami con formazioni corali della Sardegna (Macomer, Cheremule, Bonorva) e con la cittadina tedesca di Luckau, dove il coro si è recato numerose volte.